Triplice appuntamento per [dia•foria, venerdì 29 maggio e sabato 30 maggio, a BOLOGNA IN LETTERE, festival di letteratura voluto e organizzato da Enzo Campi e giunto alla terza edizione.
Potete trovare il programma completo a questo indirizzo:
https://boinlettere.wordpress.com/2015/04/19/bologna-in-lettere-2015-il-programma/
VENERDI 29: presso Cassero Lgbt Center, Via Don Minzoni 18 dalle 19.00, presentazione del saggio breve di Peter Carravetta “Sulla rivoluzione incompiuta di Pasolini”, fino ad oggi inedito in Italia
Peter Carravetta è titolare della Cattedra “Alfonse M. D’Amato” per gli Studi Italiani e Italoamericani alla Stony Brook University, nello stato di New York. Si occupa di ermeneutica, teoria critica, storia delle idee, avanguardie e postmoderno, poetiche e politica, emigrazione, studi italoamericani, studi
inter-culturali, e l’Umanesimo italiano ed europeo. Attualmente sta ultimando una ricerca sulle origini dell’emigrazione e del colonialismo italiani.
Fondatore e direttore della rivista Differentia, review of italian thought (9 fascicoli, 1986-1999), Carravetta è autore di Prefaces to the Diaphora. Rhetorics, Allegory and the Interpretation of Postmodernity (W. Lafayette (IN), Purdue University Press, 1991), Il fantasma di Hermes. Saggio su metodo retorica interpretare (Lecce, Milella 1996), Dei parlanti. Studi e ipotesi su metodo e retorica dell’interpretare (Torino, marcovalerio, 2002), Del Postmoderno. Critica e cultura in America all’alba del duemila (Milano, Bompiani, 2009); Sulle tracce di Hermes. Migrare, Vivere, Riorientarsi (Milano, Morellini Editore, 2012); The Elusive Hermes. Method, Discourse, Interpreting (Aurora (CO), The Davies Group Publishers, 2013); La funzione Proteo. Ragioni della poesia e poetiche della fine (Roma, Aracne, 2014). Ha co-curato Postmoderno e letteratura. Percorsi e visioni della critica in America (Milano, Bompiani, 1984) e Poeti italiani d’America (Treviso, Pagus, 1993).
Ha tradotto dall’italiano all’inglese l’opera avanguardistica di Martino Oberto, Anaphilosophia (Campanotto, Udine, 1993; ed. bilingue), una raccolta di saggi di Gian Carlo Pagliasso, Déjà Chimera. Writings 1987‑1999 (Editions d’Afrique du Nord, Tanger, 2001), una raccolta di poesie di Flavia Pankiewicz, Eclissi americane / American Eclipses (W. Lafayette (IN), Bordighera Press, 1999), e l’antologia filosofica di Gianni Vattimo e Pier Aldo Rovatti, Il pensiero debole (orig. it. 1983), Weak Thought (Albany, SUNY Press, 2012). Ha tradotto dall’inglese all’italiano il libro di poesie di Richard Milazzo, Piccola luna cinese (Udine, Campanotto, 2010)
Dall’inglese all’italiano ha tradotto Small China Moon di Richard Milazzo (Piccola luna cinese, Campanotto, Udine, 2009), testi poetici di John Cage, Bern Porter, e Paul Vangelisti, poeti-soldati del Vietnam, e testi critici di Richard Prince, Richard Palmer, Richard Milazzo, e Charles Bernstein.
Carravetta ha inoltre scritto otto libri di poesia: percorso masticato (Seledizioni, Bologna 1974); existenz (Adams Press, Chicago, 1976), delle voci (Anterem, Verona, 1980); dialogi v (Tam Tam, Reggio Emilia, 1987); metessi (1980-1989) (Ripostes, Salerno 1991); The Sun and Other Things (Guernica, Toronto, 1998); L’infinito (poesie scelte 1972-2012) (Campanotto, Udine, 2012; Premio Lorenzo Montano 2013); e The Other Lives (Guernica, Toronto, 2014).
[...] Si potrebbe quindi vedere nell’opera di Pasolini il tramonto stesso della tradizione simbolista, nel senso che, pur restando in debito allo stile del Simbolismo, egli ne radicalizza le premesse, sovvertendole dall’interno. Se è vero che le avanguardie, in particolare le neo-avanguardie italiane degli anni ‘60, derivano in parte dal simbolismo francese7 e dai vari –ismi che esso ha generato, allora la critica pasoliniana delle diverse poetiche avanguardiste dovrebbe coincidere con il superamento tout court dell’anima Simbolista/Modernista dalla nostra tradizione culturale. [...]
(da Peter Carravetta "Sulla rivoluzione incompiuta di Pasolini"; edizioni [dia•foria/Cinquemarzo, a cura di Daniele Poletti)
SABATO 30: presso Libreria Coop Zanichelli, Piazza Galvani 1/H dalle 11.00 alle 13.00, tavola rotonda su editoria e poesia con “UNA MODESTA PROPOSTA”, progetto a dialogo ideato e curato da Luca Rizzatello
SABATO 30: presso SPAZIO 100300 – Via Centotrecento 1/A dalle 17.30, presentazione del libro di Fabio Teti “spazio di destot”, primo volume della collana di scrittura sperimentale f l o e m a
Fabio Teti è nato a Castel di Sangro (AQ) il 17/12/1985. Vive e lavora a Roma, dove nel 2012 si è laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla poesia di
Giuliano Mesa. È stato redattore di «gammm.org» e «puntocritico.eu»; collabora, dalla fondazione, alle attività di «eexxiitt.blogspot.com». Suoi testi sono comparsi in diverse riviste, lit-blogs e web-zines tra cui «Semicerchio», «Nazione indiana», «L’Ulisse», «Allegoria», «alfabeta2», «l’immaginazione». In traduzione inglese, è presente sul «Journal of Italian Translation» (2012) e nell’antologia online «FreeVerse – Contemporary Italian Poetry» (2013); in traduzione franscese, in «Nioques» (2015). Nel 2013 ha pubblicato, all’interno del volume antologico Ex.It. 2013. Materiali fuori contesto (Tielleci, Colorno), le prose di sotto peggiori paragrafi e, per La Camera Verde di Roma, b t w b h (frasi per la redistribuzione del sensibile), uno dei cui testi è stato esposto, nel maggio 2014, al MACRO di Roma, nell’ambito della mostra collettiva se il dubbio nello spazio è dello spazio, a cura di Nemanja Cvijanović e Maria Adele Del Vecchio.
non trapianto, non amo il gioco non la dimensione della corrente. procedure di deformazione ossea: è la forza della corda alla mia testa. carneade, necrologio di un’amica, non ci siamo. sono caduto, lo lego mentre lo leggo, se non sai nuotare per le lunghe distanze, spingere il treno deragliato e aprii gli occhi, dubbio nello spazio, dello spazio, a frattura: l’esperienza e la scomparsa, la speranza e lo spirito del quadrato semiotico, la linea: allotria, non credere, non è sufficiente (da Fabio Teti "spazio di destot"; edizioni [dia•foria/Cinquemarzo, a cura di Daniele Poletti)
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