[dia•foria n°6: Giuseppe Biagi “…da una terra all’altra…”

Come preannunciato vi presentiamo la nostra sesta uscita, dedicata all’artista toscano Giuseppe Biagi: “…da una terra all’altra…”  (pdf scaricabile QUI). Le 9 chine presenti sulla cartilagine, sono inedite e appositamente create per [dia•foria, con una rivisitazione del nostro marchio editoriale.

Giuseppe Biagi è nato a Viareggio nel 1949, dove ancora vive e lavora. Dopo il diploma al Liceo Artistico di Carrara, l’artista attraversa un periodo di intenso impegno politico e di interesse per il folklore e la cultura popolare. Nel ’76-’77 riprende a dipingere ed entra a far parte del Gruppo della Metacosa. Quest’anno è presente alla 54a Biennale d’Arte di Venezia.
È uno degli artisti più importanti del neofigurativismo; ma che nel suo caso potremmo declinare, in modo ossimorico, come “neofigurativismo astratto”, grazie a una messa in scena che predilige il raffinato equilibrio cromatico, più che la definizione ovvia. Anche dove compaiono elementi architettonici riconoscibili, lo spazio è sempre rarefatto, quasi onirico, ed insieme alle figure che lo abitano riesce a restituirci, oltre a una volontà narrativa che ha il sapore di un’eco, anche una calibratissima gestualità pittorica.

Ma meglio di noi, la storica e critica dell’arte italiana Mina Gregori, parla della pittura di Biagi in questi termini:
“Il lavoro di Giuseppe Biagi è caratterizzato da una pulizia esecutiva. Per me questa qualità è anche la dimostrazione di un rigore mentale, di una capacità di controllo formale. Non amo i pittori che chiamano in causa l’osservatore tramite sollecitazioni troppo vistose, solo apparenti o affogano in una materia non controllata.
L’altro elemento che rende riconoscibile il Suo lavoro sono le raffinate variazioni cromatiche. Una moderazione tonale che, in qualche misura, mi ricorda il magistero di Morandi. Percepisco anche una sotterranea necessità narrativa.”

Il numero di [dia•foria esce in concomitanza con una mostra personale dell’artista, presso la Galleria Ceribelli di Bergamo, che ha lo stesso titolo della nostra pubblicazione: “…da una terra all’altra…”, dipinti e disegni 2009 – 2011, 5 novembre – 31 dicembre 2011; queste le parole di Biagi sul tema dei migranti:

“Mi ha sempre colpito il loro portamento aristocratico, la regalità della loro presenza. Quando li ritraggo immagino la storia che li ha portati fino a qui, da una terra all’altra. Una vicenda che non racconto nei miei quadri, mi accontento di riassumerla nella restituzione del sentimento di consapevole nobiltà che mi trasmettono.”

In basso uno dei quadri in mostra.

Caratteristiche tecniche:
Di questa cartilagine sono stati stampati 500 esemplari su carta modigliani bianco neve 200 gr, nel mese di ottobre del 2011 in Marlia – Lucca.
I primi 100 esemplari sono contrassegnati progressivamente a mano con numeri arabi e presentano un intervento pittorico dell’Artista, che li rende unici.

      Lato Duomo Milano – acquerello
                     diaforia n°6 – estratto

As previously announced, here’s our 6th issue, dedicated to Tuscan artist Giuseppe Biagi: “…da una terra all’altra…” (you may download the new cartilage HERE). The 9 Indian ink works featured in our new number were expressly conceived for [dia•foria, as well as a new rendition of our editorial logo.

Giuseppe Biagi was born in 1949, Viareggio, where he’s still living and working. After getting the diploma at the Liceo Artistico of Carrara, he went through an intense political phase marked by a strong interest towards folklore and popular culture. During 1976-77 he resumed his career as a painter and became part of the Metacosa Group. This year is present at the 54th Venice Biennale.
He’s one of the most important figures of the new figurativism movement, which in his case we could oxymoronically redefine as “abstract new figurativism”, thanks to a mise-en-scene that privileges an exquisite chromatic equilibrium. Even when recognizable architectural elements appear, the space is always rarefied, slightly oneiric, and with the figures inhabiting it, it manages to convey, apart from a narrative will that sounds like an echo, a very calibrated pictorial gesture.

The historian and Italian art critic Mina Gregori, speaks of Giuseppe Biagi’s paintings like this:
“The work of Giuseppe Biagi is characterized by a execution cleanness. In my opinion this feature is also the demonstration of his mental rigor, his capacity of a formal control. I don’t like those painters who stimulate the beholder by excessive, only factitious solicitations or who drown into an uncontrolled matter.
The other element which makes his work recognizable is the sophisticated chromatic variations. A tonal temperance that, to some extent, reminds me of the mastery of Morandi. I also perceive a subtle narrative need.”

The number of [dia•foria accompanies a personal exhibition of the artist, which takes place at the Ceribelli Gallery in Bergamo and is entitled just like our release: “… da una terra all’altra…” (from one country to another), 2009 – 2011 paintings and drawings, from November 5 to December 31 2011; these are Biagi’s words upon the migrants theme:

“I have been always struck by their aristocratic posture, the regality of their presence. When I portray them, I imagine the story that brought them here, from one country to the another. A tale that I don’t expose in my paintings, I only summarize it bringing back that sentiment of aware nobleness which they transmit me.”

Technical info:
This cartilage was printed in 500 copies on 200 gr white-snow modigliani paper, October 2011 in Marlia – Lucca.
The first 100 copies are numbered with Arabic figures and feature a pictorial mark by the artist which makes them unique.


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